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quinta-feira, 6 de março de 2014

Itália multa farmacêuticas Novartis e Roche

06/03/2014 - 08:17

As duas farmacêuticas suíças, Novartis e Roche, foram multadas pela autoridade da concorrência italiana por alegado conluio, revelou esta quarta-feira o Diário Económico, citado pelo Notícias ao Minuto.

A Novartis e a Roche foram condenadas a pagar 92 milhões e 90,5 milhões de euros, respectivamente.

De acordo com a agência Bloomberg, as gigantes da indústria farmacêutica decidiram em conjunto excluir do mercado o Avastin®, um medicamento de preço reduzido para tratamentos de problemas graves de visão.

Desta forma, canalizaram a procura para um outro fármaco, o Lucentis®, mais caro mas para o mesmo efeito.

O alegado ‘esquema’ teve início em 2011, com a Novartis e a Roche a garantirem que o Avastin era mais arriscado clinicamente do que o Lucentis®.


Fonte: Diário Económico/Notícias ao Minuto

Divulgação: RCM pharma

segunda-feira, 6 de fevereiro de 2012

Opportunità - In Quintiles Italia (farmaceutico) 100 offerte di lavoro nel 2012

Per i professionisti qualificati del settore medico-farmaceutico, il 2012 si apre con la prospettiva di 100 nuove offerte di lavoro nel corso dell'anno da parte di Quintiles Italia.

La divisione italiana della multinazionale è attiva nei settori dei servizi commerciali per aziende farmaceutiche e biotech; nella ricerca clinica; nei servizi regolatori e nelle soluzioni di market access; e nella ricerca, selezione e somministrazione di figure professionali per le aziende del comparto chimico-farmaceutico.

Le assunzioni si concentreranno prevalentemente nell'area dello sviluppo di progetti di ricerca clinica e in ambito commerciale. Sul primo fronte, Quintiles è in cerca di 30 professionisti per i ruoli di clinical project manager, clinical operations manager e clinical research associate (Cra).

clinical project manager si occuperanno di gestire l'esecuzione di un clinical trial dall'inizio alla fine, assicurando che la gestione dello studio e il raggiungimento degli obiettivi vengano completati con soddisfazione dello sponsor e nel pieno rispetto delle linee guida Standard operation procedures (Sop).

clinical operations manager avranno invece la responsabilità di gestire le risorse umane e i sistemi associati ai singoli progetti clinici, assicurando che ogni persona coinvolta nelle clinical trial abbia le giuste skill per il lavoro.
I Cra, infine, dovranno monitorare tramite visite in sito i centri cui vengono assegnati i progetti per valutare che non vi siano deviazioni dal protocollo, dalle Sop e dalle best clinical practice.
In ambito commerciale, gli inserimenti previsti nel corso dell'anno sono circa 20 e riguardano responsabili delle medical scientific liason, key account manager e product specialist. I primi dovranno sviluppare rapporti per conto di Quintiles con la comunità scientifica e medica e con le istituzioni, fornendo agli interlocutori informazioni sui prodotti e un servizio di comunicazione e formazione scientifica. 

key account manager dovranno invece consolidare la leadership delle aziende sponsor e far sì che un determinato farmaco diventi un punto di riferimento nel trattamento della relativa patologia. Il lavoro dei product specialst, infine, sarà focalizzato sull'interazione con i medici, i key opinion leader e gli altri stakeholder del sistema sanitario nazionale.
Nei prossimi mesi, infine, verranno inseriti ulteriori informatori scientifici dei farmaci e sarà creata una nuova business unit che richiederà una ventina di professionisti in ambito tecnico-scientifico. I candidati cercati da Quintiles sono prevalentemente laureati in discipline chimiche, farmaceutiche, biologiche (nel rispetto dei requisiti di legge eventualmente previsti per le varie cariche), con almeno 2 o 3 anni di esperienza alle spalle nello stesso ambito di attività. Il contratto di inserimento è a tempo indeterminato.

Per i clinical research associate e gli informatori medici-scientifici, Quintiles inserisce prevalentemente neolaureati da formare internamente e da inserire con contratto flessibile prima, e a tempo indeterminato poi.

Le sedi dell'azienda sono a Roma e Milano ed è qui che si concentreranno le assunzioni; i Cra verranno invece reclutati nelle città di residenza e poi inviati nelle cliniche locali per effettuare i controlli.
Per candidarsi è possibile visitare il sito www.quintiles.com nella sezione careers 
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fonte: 
http://job24.ilsole24ore.com/news/Articoli/2012/02/Quintili-apre-60212xml.php?uuid=ee8586b2-4e7b-11e1-bc88-78837e898c8c&DocRulesView=Libero

quinta-feira, 19 de janeiro de 2012

Medicina naturale: ecco come usarla contro l’influenza

Medicina naturale: ecco come usarla contro l’influenza
Siete cultori della medicina naturale, dei rimedi non-chimici ma puramente offerti da Madre Natura nella sua immensa generosità? Allora saprete benissimo che con alcune piante si può sostituire la medicina tradizionale nella cura contro l’influenza. A patto che, se la situazione si aggrava, vi rivolgiate sempre al migliore dei medici.


Il raffreddore, che sta alla base di uno dei due ceppi dell’influenza odierna, si può curare con infusi di foglie di oliva. E si può intervenire per liberare i bronchi dal muco con la radice di zenzero. Bere molto té aiuta a combattere l’aggressione batterica e l’olio essenziale di origano supporta questa azione abbattendosi contro i batteri più ostinati. L’aglio è da sempre il miglior antibiotico e antivirale e il miele protegge la gola malandata esattamente coma la propoli. Spremuta di limone e riso sono ottimi aiuti per l’intestino malato e fermano la diarrea. Naturalmente dovrete consultare un bravo omeopata per capire in che modo assumere queste sostanze, a meno che non vogliate masticare aglio senza ritegno!! Che sia medicina tradizionale o alternativa e naturale, abbiate sempre il buon senso di non fare le cose di testa vostra. Lasciate che sia un esperto a guidarvi e ne guadagnerete in salute e tranquillità, influenza o meno.

fonte: http://benessere.guidone.it/2012/01/19/medicina-naturale-ecco-come-usarla-contro-linfluenza/

terça-feira, 10 de janeiro de 2012

Italia - Antibiotico - Troppi antibiotici, è allarme infezioni



«Troppi antibiotici, è allarme infezioni»

SANITÀ. Il direttore di Malattie infettive: «In corsia tra il 5 e il 10 per cento di ricoverati si infettano con germi patogeni presenti nelle sale operatorie o negli strumenti». Il prof. Concia: «Nei pazienti isolati ceppi di batteri che non rispondono alle normali cure per colpa dell'abuso e del cattivo uso di quei farmaci. Siamo molto preoccupati»

Zoom Foto
Il professor Ercole Concia nel reparto di Malattie infettive al Policlinico di Borgo Roma
Verona. Ammalarsi in ospedale. Rischiare di morire a causa di un'infezione contratta in sala operatoria o durante un esame strumentale. Un evento che colpisce - statistiche ufficiali alla mano - dal 5 al 10% dei ricoverati negli ospedali italiani. E Verona non fa eccezione. Una percentuale che non si riesce a abbattere, nonostante le campagne di sensibilizzazione rivolte al personale medico e paramedico e l'adozione di sempre più sofisticati sistemi di sterilizzazione dell'aria e degli strumenti chirurgici nelle sale operatorie.

CEPPI PERICOLOSI. Rispetto al recente passato, però, qualcosa è cambiato. In peggio. Al punto che il professor Ercole Concia, direttore di Malattie infettive e responsabile dell'Osservatorio epidemiologico di infettivologia dell'Azienda ospedaliera universitaria, non nasconde la sua «grande preoccupazione per un fenomeno che non è solo veronese, ma mondiale».

A creare ansia negli infettivologi sono alcuni ceppi batterici - responsabili di gran parte delle infezioni ospedaliere - isolati nei degenti. «Sono resistenti agli antibiotici», spiega il prof. Concia, «e quindi non sappiamo come curare queste infezioni, che sono in prevalenza a carico dell'apparato respiratorio.Paradossalmente, oggi è più facile curare una setticemia di una polmonite».

ABUSO E MALUSO. Cosa è successo? L'analisi di Concia è spietata: «Medici e pazienti debbono fare mea culpa. Sono stati prescritti e assunti antibiotici in maniera scriteriata, in assenza delle necessarie complicanze cliniche e questa è la conseguenza. Un dramma mondiale, destinato a peggiorare perchè le aziende farmaceutiche non investono più in ricerca, con la conseguenza che per i prossimi dieci anni non avremo nuovi antibiotici con cui sconfiggere i batteri».

Batteri che in fin dei conti hanno seguito l'ordine delle cose, ossia si sono attrezzati per resistere all'assalto degli antibiotici. Mentre l'organismo umano, di contro, perde la sua capacità di resistere alle infezioni.

ANTIBIOTICORESISTENZA. Con il passare del tempo, in parole semplici, i batteri hanno offuscato il successo degli antibiotici modificando il loro patrimonio genetico per mutazione oppure acquisendo in blocco da altri batteri geni che conferiscono resistenza. «In un mondo che fa largo uso di antibiotici», si legge sul sito dell'Istituto Superiore di Sanità, «non solo in terapia umana, ma anche in zootecnia e in medicina veterinaria, popolazioni batteriche antibiotico resistenti si sono rapidamente selezionate e diffuse sia in comunità che in ambito ospedaliero, rendendo problematico il trattamento antibiotico e trasformando l'antibioticoresistenza da un fenomeno di studio in un problema di sanità pubblica».

VECCHI FARMACI. «I ceppi batterici che ci fanno dannare», conferma il prof. Concia, «non sono più di 4 e per curarli abbiamo a disposizione 2-3 antibiotici di vecchia generazione, che stiamo riciclando con alti dosaggi. Ma nei soggetti deboli c'è poco da fare. Se non arrivano nuovi farmaci, la sfida si fa difficile». P.COL.

fonte:http://www.larena.it/stories/dalla_home/322345_troppi_antibiotici__allarme_infezioni/

segunda-feira, 29 de agosto de 2011

Ars Curandi: ad Asti una biblioteca di scienza medica e farmaceutica

L'iniziativa è del Seminario Vescovile, che possiede una raccolta libraria fra le più ricche del Piemonte; la biblioteca aprirà i battenti lunedì 5 settembre, alle ore 17

fonte: wikipedia

"Ars Curandi " è il titolo di una mostra di antichi libri che si occupano di scienza medica e farmaceutica. L'iniziativa è della biblioteca del Seminario Vescovile di Asti, una delle più ricche del Piemonte; la biblioteca aprirà i battenti lunedì 5 settembre, alle ore 17.

Saranno esposti per la prima volta 200 volumi di argomento medico e farmaceutico stampati tra 1400 e 1700 in importanti centri di stampa italiani e francesi. La mostra, ospitata nel salone del Seminario, curata dalla bibliotecaria Debora Ferro, resterà aperta fino al 30 ottobre.

fonte: http://www.atnews.it/2011/08/29/leggi-notizia/argomenti/cronaca-3/articolo/ars-curandi-ad-asti-una-biblioteca-di-scienza-medica-e-farmaceutica.html